La storia:
Nel “Liber chronicus” della Parrocchia S.Martino V. in Veduggio (MB) il parroco di allora, Don Carlo Maria Colombo, così scrisse:
“Col giorno 4 agosto (1902) mi ammalai gravemente di tifo con broncopolmonite, cancrena dorsale e principio abbastanza spiccato di meningite. In breve ridotto agli estremi e munito dei santi sacramenti, inconsapevole, perchè delirante, me ne stavo alle porte dell’eternità. Di quella infermità mi restò impresso un sogno: di aver cioè trovato il modo di andare con facilità e frequentemente a Lourdes e di essere colà guarito. Nel delirio costante non parlavo che di questo; ed io infatti, contro ogni parere medico e speranza dei miei cari, bevendo l’acqua della fonte miracolosa e, agonizzante, avvolto in un lenzuolo inzuppato della medesima acqua, ritornai in vita migliorando sensibilmente ogni ora, fino a guarigione completa. Allora, riconoscendo la guarigione una grazia speciale della Madonna di Lourdes, promisi formalmente di mandare ad effetto un antico desiderio del mio cuore, di costruire cioè nella parrocchia una Grotta di Lourdes grandiosa, costasse pure quella somma che ci voleva; era sempre meno della mia vita, che tutta devo alla Bianca Signora dei Pirenei …”
Don Colombo organizzò poi un pellegrinaggio di ringraziamento a Lourdes.
Il Liber chronicus così continua: “Dopo un lungo scambio di idee, preventivi, disegni, sopraluoghi ecc. dell’ing. Spirito M. Chiappetta e del parroco, si decise di costruire la grotta di Lourdes nel giardino parrocchiale, ben volentieri ceduto, ed ora segnato anche in mappa come luogo sacro. Il lavoro doveva essere in cemento armato, come più adatto per solidità e per la possibilità di costruirla con la maggiore somiglianza alla grotta dei Pirenei: si sarebbero perciò fatte le fondamenta e l’innalzo fino alla volta, con ceppo di Lambrugo… E così stabilito, sotto la guida del sopracitato ingegnere e la costante direzione del parroco, munito di fotografie da lui scattate a Lourdes, il 20 novembre 1903 finalmente iniziarono i lavori.” “Tutta la popolazione si prestò per fare gratuitamente lo sterramento necessario, calcolato in mc.1000, per preparare più di mc.100 di sabbia e ghiaia in paese, e per trasportare da Lambrugo circa mc.140 di ceppo. Il 5 aprile 1904 si gettano le fondamenta e l’arduo lavoro, continuato indefessamente, viene ultimato nei primi giorni di novembre 1904. Il giorno 11 dello stesso mese se ne fa la solenne inaugurazione.“